mercoledì 1 dicembre 2010

When I'm gone

Ecco il mio diario dal giorno della partenza per Londra fino al mio ritorno.

2/07/2008 Giorno della partenza
Ore 9:05


- Non ti senti emozionata (io)
- Ehm… no! (Sofia)
- Perché?
- Ricordi che i nostri piani erano altri?
- I piani cambiano
- Bè questi non dovevano cambiare
- A me piacciono le cose così come stanno
- Meglio di niente…
- Non fare la lamentosa e muoviti! Ti passiamo a prendere alle 10.
- Ok, puntuale allora.
- Contaci.

E così è finita la mia prima telefonata della giornata. Parlavo con Sofia, l’amica con cui devo partire. Si lamentava perché erano anni che dicevamo che per la nostra maturità volevamo andare in Australia, ma non è stato fattibile purtroppo. Io però sono contenta, l’ Inghilterra mi è sempre piaciuta e non fa niente se ci sono già stata due volte. Londra è una delle mie città preferite.
Ma torniamo al viaggio. Partiamo Sofia, Lollo (il mio migliore amico) ed io. Formiamo un trio un po’ strambo ma va bene. Lollo passerà da me alle 10, e poi andremo da Sofia dopo 10 minuti. Ho detto anche a lei di farsi trovare pronta alle 10 perché è una ritardataria cronica. Speriamo bene!
I miei bagagli consistono in una valigia con vestiti, scarpe, trucchi e tutto il necessario, e uno zaino con qualche libro e un po’ di roba inutile. Ora vado a finire di preparami, bye! (mi sento già un po‘ inglesina!)


Ore 12:45

Sono in aereo. Siamo decollati da solo 15 minuti e Lollo già dorme. Lo sapevo io! Fortunatamente ci hanno dato 3 posti vicini, e sono riuscita a mettermi vicino il finestrino, poi Lollo ha insistito per mettersi al centro ed ora già russa.
Sto guardando le foto che ho scaricato ieri sera, riguardano il posto in cui staremo. E’ un appartamento che dovremmo dividere con altri ragazzi, si trova in una zona chiamata “North Finchley” non è proprio al centro di Londra, ma sembra ben collegata al resto della città. L’aereo è partito alle 12:30 e l’ atterraggio è previsto alle 14 passate. Troverò che fare nel frattempo, magari leggo un po’. Ho portato un libro di nome “Gone” chissà com’è. Ora lo inizio.


Ore 21.00

Siamo atterrati verso le 2.45 e, quando siamo andati a prendere i bagagli abbiamo scoperto che sono arrivati solo quelli di Sofia ed i miei. Lollo è rimasto senza. Abbiamo perso più di due ore in quel fottuto aeroporto e alla fine ci hanno detto che probabilmente arriveranno domani, o almeno così abbiamo capito (non c’era nessuno che parlava italiano e non abbiamo, ehm, molta dimestichezza, diciamo così, con la lingua locale). Poi siamo andati alla ricerca di un mezzo che ci portasse all’ appartamento e abbiamo trovato un bus che portava a “Finchley Road” e noi, pensando che l’ alloggio fosse da quelle parti e sfiniti per il viaggio, lo abbiamo preso. Indovina un po‘? Eh sì, ci ha portato da tutt’ altra parte! Da lì abbiamo dovuto prendere un taxi che ci ha portato davanti la casa, ma non avevamo abbastanza contanti per pagarlo così Lollo è rimasto con il tassista mentre Sofia ed io andavamo in cerca di un banca dove prelevare i soldi.
Alle 6.40 finalmente siamo entrati in casa! Ci avevano spedito le chiavi per posta 3 giorni prima della partenza (strano, vero?) e, una volta entrati, abbiamo trovato 2 biglietti: uno con alcune istruzioni riguardo la casa ed un’ altro che diceva che i nostri coinquilini sarebbero arrivati il giorno successivo. Abbiamo messo insieme i soldi e Lollo (è lui l’ uomo di casa!) è andato a prendere qualcosa al takeaway sotto casa mentre Sofia ed io abbiamo sistemato i letti. Il cibo non era un gran che ma eravamo così affamati che l’abbiamo finito tutto. Ora non ci resta che andare a letto. ‘Notte!

Ecco la prima pagina di diario della mia permanenza londinese. Ho scritto abbastanza in quel periodo, ad intervalli irregolari, ma ho un resoconto abbastanza dettagliato dell’ esperienza.
Il libro che ho iniziato a leggere in aereo, Gone, era bello anche se in alcune parti un po’ esagerato. Ho appena scoperto che ci sono dei seguiti, li leggerò presto. Al prossimo post, bacini!

SIMPLE PLAN-WHEN I'M GONE

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